Mauro Manco

nato in Svizzera nel 1966, fin da piccolo inizia a giocare con la macchina fotografica
del padre fino a trasformare la sua passione in professione negli anni ’90.
Nel 2004 incontra il maestro Renzo Borella, pittore spezzino, e frequenta la sua bottega d’arte per 7
anni dove impara le tecniche della pittura ed inizia a sperimentare la contaminazione del linguaggio
pittorico con quello fotografico. Il risultato è una fusione che gli fa abbandonare la bidimensionalità
della tela in favore di opere tridimensionali che, staccandosi dalla superficie piana, invitano
l’osservatore a ruotare intorno all’opera e a cercare nuove dimensioni e nuove prospettive suggerite
dalla luce e dalle ombre variabili in funzione del diverso punto di osservazione.
Nel 2008, con la mostra “Lacerazioni” tenutasi a Casté di Ricco’ del Golfo (SP), dimostra una
spiccata propensione verso la dimensione performativa ed installativa. In quella sede incantò il
pubblico con una solo exhibition in cui la sua talentuosa personalità si disvelava in una inedita piece
teatrale così come nelle sue opere pittoriche, nelle sue sculture e nelle installazioni sonore e visive
strategicamente collocate in spazi privati e pubblici del borgo concepito come un’ideale cornice.
Nel 2009, nel corso dell’esperienza collettiva di “Emergenze 7” presso lo stabilimento della Ex
Ceramica Vaccari, Manco sviluppa un suo personale percorso che ha nell’eleganza la sua cifra
stilistica.
Le sue opere, caratterizzate da un frequente utilizzo di materiali di recupero, manifestano grazia,
sobrietà e un rigore stilistico tutto improntato alla ricerca dell’essenza.
- “Essenziali sono i colori usati: il rosso, il bianco e il nero. Essenziali le forme ricercate sia nelle
sue sculture che nelle opere pittoriche in cui la tridimensionalità è il tratto caratterizzante.
Essenziale la ricerca e la sublimazione di una personale idea di raffinatezza anche nell’utilizzo di
materiali poveri, nel ferro, nella carta, nel materiale riciclato, nei tagli e negli strappi che
contraddistinguono molti dei suoi lavori. Essenziale l’astrattismo delle sue forme che si fondono
nella purezza delle sue geometrie”.
Negli anni successivi continua il personale percorso nei diversi settori delle arti visive dalla
fotografia alla grafica alla scultura passando al design di mobili esposti al Salone Internazionale del
mobile di Milano.
Nel 2013, in occasione del centenario di fondazione dell’Aviazione Navale della Marina Militare
progetta e realizza un monumento dedicato ai caduti per la Stazione Elicotteri della Marina Militare
di Luni.
A Castè di Riccò del Golfo (SP), nel suo atelier/abitazione sono visibili le sue opere più recenti.
Nel 2016 lungo il sentiero del CAI 501 (La Spezia/Riomaggiore), che percorre tutto il borgo di
Castè, vengono collocate 5 sculture realizzate site-specific, che si fondono con gli spazi che le
ospitano, pietre, legno, ferro materiali di recupero targati Casté e Ceramiche Vaccari.
Nel 2016 riprende vecchie provini fotografici, stampati in camera oscura neglia anni 90, da scatti
fotografici realizzati su pellicola Ilford, durante un periodo di vita a Roma.
Da questi frammenti di fotografie nasce una serie di opere “FRAMMENTI”, serie che continua
tuttora
In occasione di San Venerio 2020 disegna un francobollo di Poste Italiane, per Marina Militare
dedicato all’isola del Tino dove è sito il faro titolato al Santo protettore dei faristi.
(Annullo filatelico 11.09.2020)