Alessio Guano

(La Spezia,1984) è un artista visivo, curatore e collezionista d'arte.
La pratica artistica di Alessio Guano gravita sulla relazione tra linguaggio ed interazione umana, immagine e parola. Pittura, collage, libri d'artista, fotografia ed installazioni fanno parte del suo lavoro eterogeneo in cui linee, forme e gesto risultano attraenti per l'osservatore ma, allo stesso tempo, lo inducono ad una riflessione profonda sulle tematiche proposte. Guano colleziona immagini da riviste, scatta fotografie e memorizza su taccuini parole chiave che riutilizza per creare composizioni dalle tematiche più disparate, spesso dal gusto dadaista, tipico della ricerca di Tristan Tzara.
Nelle sue opere sono presenti suggestivi momenti di sensibilità e riferimenti critici alla società contemporanea. La sincerità di indagine e la naturalezza espressa dalle sue composizioni fanno emergere il risultato di un processo di selezione, costruzione e decostruzione delle immagini e del linguaggio che si sviluppa in un lavoro equilibrato, contraddistinto da un duplice fare: da una parte un'imprevedibile evoluzione gestuale, segnata dalla netta assenza di regole di composizione, dall'altra un processo organizzato e meticoloso sulla ricerca della parola. Entrambi i metodi di ricerca risentono comunque dei disequilibri contemporanei e degli eventi socio-economici del nuovo millennio. Guano porta con sé le eredità delle neoavanguardie, in particolare risente dell'esperienza della Poesia Visiva, movimento ancora vivo e vivace di cui ne è, al dire di Sarenco, un prezioso erede.